Il sonno nei diversi cicli di vita: come cambiano le esigenze di riposo da bambini ad adulti
Come ogni aspetto della vita anche il sonno muta con il passare degli anni e si trasforma insieme al corpo, dall’età infantile alla maturità.
Si tratta di un processo fisiologico che tiene conto delle abitudini e delle attività quotidiane, passando dalla culla all’asilo, dalla scuola allo sport, dal lavoro alla costruzione di una nuova famiglia, dalla pensione agli hobby per le persone più anziane.
In questo articolo abbiamo deciso di analizzare le diverse fasi dell’esistenza, cogliendo anche le esigenze particolari e le accortezze che si possono prendere per rendere il sonno riposante e ristoratore per ognuno di noi.
L’evoluzione del sonno nel corso della vita
Ogni persona cresce e matura e con lei i ritmi del sonno-veglia, modificando la propria percentuale ogni giorno e affrontando in maniera diversa questa situazione.
Si passa dal neonato che necessita di riposo per la maggior parte della sua giornata, all’anziano che fatica a prendere sonno per diverse motivazioni, passando per l’adolescente che scambia il giorno per la notte e l’adulto che risente delle questioni lavorative o della condizione di neogenitore.
Entriamo nel dettaglio e iniziamo questo interessante viaggio nel mondo notturno e onirico dell’uomo nelle varie fasi della sua esistenza.
Il sonno infantile
Si sente spesso dire che il compito del neonato di pochi mesi è quello di mangiare e di dormire.
Seppure si tratta di un vero fondamento, nei primi 3-4 mesi di vita non possiamo parlare di un sonno continuo, poiché sono troppo frequenti i risvegli, anche durante le ore notturne.
Per la maggior parte dei neonati, questa fase termina entro l’anno di vita e si riesce a raggiungere un numero abbastanza congruo di ore di riposo continuative, sviluppando un ciclo diverso in ogni bambino.
Per avere una vera e propria regolarità si attende il periodo prescolare, in quanto si ha anche la possibilità di inserire delle regole nella routine e di prevedere che il piccolo si corichi a una determinata ora della sera.
Esistono comunque una serie di espedienti che possono favorire il sonno infantile, come ad esempio le luci basse e soffuse e i dispositivi che emettono il rumore bianco.
Dal punto di vista della sicurezza, però, è opportuno che il neonato dorma all’interno della sua culla, inizialmente dalla forma raccolta affinché si senta protetto.
Se si possiede solo un lettino di medie dimensioni, è possibile utilizzare un riduttore morbido in tessuto imbottito, che ha la funzione di avvolgere il bambino come in un abbraccio.
Qualsiasi sia la culla o il lettino, questo deve essere certificato dal punto di vista della sicurezza, dotato di dispositivi di apertura e chiusura delle sbarre e impossibile da scavalcare quando il piccolo impara a stare seduto.
Un altro fattore determinante nel riposo del neonato è il materasso, che dovrebbe assecondare la forma del corpo, sostenere il peso esiguo e consentire il corretto allineamento della schiena.
Un leggero rialzo, dato dal cuscino, è importante se il neonato dorme supino, mentre se si trova meglio prono allora può anche non utilizzarlo.
La maggior parte dei guanciali per bambini appena nati presentano un avvallamento o un foro centrale, così che la testa, con le ossa ancora non ben calcificate, non assuma una forma piatta.
Attenzione infine ai giochi che si portano all’interno del lettino, evitando ogni piccola componente che si può mettere in bocca mentre il genitore è distratto.
Per aiutare il bambino a prendere un ritmo regolare sonno-veglia è opportuno stabilire una routine sin dalla più tenera età, ripetendo gli stessi gesti ogni giorno e mettendolo a letto non troppo tardi, affinché non sia irritabile il giorno seguente.
Per quanto concerne il pisolino pomeridiano, questo è solitamente abbandonato in modo definitivo intorno ai 6/7 anni d’età, in coincidenza con la frequentazione della scuola elementare, che non prevede questa possibilità come invece accade all’asilo.
Adolescenti e sonno
L’adolescenza è una fase di ribellione e tentativo di sovvertire le regole e questo vale anche per il sonno e per il suo ritmo.
Da un lato è ormai consolidata nell’individuo l’abitudine a dormire per tutto il blocco notturno, ma l’orario per coricarsi tende a slittare rispetto all’infanzia.
L’adolescente preferisce coricarsi tardi e svegliarsi dopo le 8-9 circa, prolungando il proprio sonno senza considerare le ore di buio e di luce.
Secondo alcuni studi, è proprio lo sviluppo che tende a modificare il ritmo circadiano, dando inizio per alcuni a quelli che sono definiti disturbi del sonno.
Prendendo un ritmo errato è infatti difficile tornare alla condizione precedente, con l’adolescente che soffre molto l’orario della sveglia legata alla scuola, soprattutto dopo un periodo di vacanze.
Il ruolo della camera è importante anche in questa fase della crescita, sia perché viene vista come rifugio nei confronti del mondo, sia perché, se arredata in modo giusto, può favorire il sonno e il relax.
Sono sempre consigliati i colori tenui e delicati, senza immagini alle pareti che possano creare turbamento ed essere elaborate nella mente durante la fase onirica. Questa è particolarmente attiva nella fase della vita che stiamo descrivendo e necessita di essere nutrita con immagini positive, che incentivino il riposo e non disturbino la mente.
Il letto dovrebbe essere provvisto di un comodo materasso dalla forma ergonomica e dalla giusta consistenza, in memory foam o dotato di molle.
Gli adolescenti tendono spesso ad assumere una postura non propriamente corretta, pertanto è consigliabile acquistare un buon materasso, che possa sostenere il corpo nei punti giusti e scaricare il peso nel modo migliore.
I problemi articolari, legati a schiena e cervicale, hanno spesso origine proprio da questo periodo della vita, pertanto dovrebbe essere buona norma occuparsi della salute notturna dei ragazzi.
Se l’adolescente è poi cresciuto molto in altezza, è il caso di sostituire il vecchio letto da bambino e comprarne uno dove sia più comodo, magari una piazza e mezza o matrimoniale a seconda dello spazio a disposizione.
Il sonno e l’età adulta
Una volta diventati adulti si potrebbe pensare che la condizione sia maggiormente stabile e che anche il sonno sia condizionato positivamente da questo equilibrio.
Purtroppo, capita molto spesso che le incombenze personali e lavorative siano un grande ostacolo per il riposo in età adulta, costellata di disturbi del sonno legati sia alla fase dell’addormentamento sia a quella dei risvegli costanti durante le ore notturne.
Oltre alle preoccupazioni e allo stress, che sono un fattore determinante quando si parla di impossibilità di dormire bene, i neogenitori aggiungono anche il ritmo incostante sonno-veglia dei neonati, che rendono difficile riposare 6-8 ore di fila nei primi mesi di vita e talvolta anche per diverso tempo dopo.
Il sonno dell’età adulta è spesso disturbato dai sogni agitati e condizionato da ansie e pensieri negativi, oltre che da una routine non sempre regolare dal punto di vista delle abitudini.
Questa è invece alla base di un corretto riposo, in quanto il corpo ha memoria di quello che fa e tende a riproporlo se messo nelle giuste condizioni.
I fattori che incidono sul ciclo circadiano di un adulto sono interni, ma anche esterni,
- legati al tipo di stanza nella quale si dorme,
- al materasso che si utilizza,
- alla silenziosità dell’ambiente
- agli obblighi quotidiani che determinano l’orario della sveglia.
L’ideale sarebbe cercare di seguire il più possibile i ritmi naturali di luce e buio, oltre che evitare i dispositivi elettronici prima di andare a dormire, non fare sport subito prima di coricarsi e limitare le fonti di eccitazione, come la musica ad alto volume, a favore della lettura o delle melodie classiche, accompagnate magari da una tisana a base di ingredienti rilassanti.
In questa fase della vita il ruolo del materasso diviene cruciale, in quanto nel corso della giornata si tendono ad assumere posture non sempre corrette.
Coloro che passano molto tempo in macchina o alla scrivania possono soffrire di scoliosi o di cervicale, pertanto la notte è opportuno scarichino correttamente il peso e assumano la giusta curvatura della schiena.
Questo è il momento per compiere un buon investimento e puntare su materassi di qualità, realizzati con materiali resistenti all’usura e traspiranti, dal rivestimento sfoderabile per essere lavati comodamente in lavatrice ed eliminare gli acari e la polvere presenti.
Il medesimo discorso vale per il cuscino, trovando l’altezza giusta a seconda della propria conformazione fisica e della sensazione di comfort che si avverte provando i vari modelli.
Attenzione al tessuto di rivestimento, che deve essere sempre pulito e morbido perché a contatto con la pelle delicata del volto.
Gli anziani e il sonno
Gli anziani vivono un ritmo sonno-veglia che è solitamente opposto a quello degli adolescenti, cioè tendono ad andare a letto piuttosto presto, non appena diminuisce la luce, ma si svegliano molto prima, talvolta alle prime ore dell’alba.
Anche in questo caso, per evitare che la situazione sia troppo disequilibrata, è opportuno forzare la propria routine e attendere almeno le 21 per andare a letto, sperando così di far slittare l’orario del risveglio.
Una tisana a base di valeriana e melissa può contribuire a rilassare durante la notte se non si riesce più a prendere sonno, aiutando il corpo a riposare ancora e riprendere a dormire.
Alcune volte il motivo del risveglio degli anziani è legato ai loro problemi fisici, che partono dai normali dolori articolari e muscolari e arrivano fino a patologie più gravi.
Per lenire i fastidi notturni, il consiglio è di acquistare un materasso appositamente pensato per far riposare la schiena delle persone anziane, calibrato per sostenere la colonna e impedire che si assuma una scorretta postura.
Ognuno può selezionare il materiale che maggiormente risponde a tale esigenza tra memory foam o molle, preferibilmente evitando materassi troppo morbidi che rendono difficile alzarsi e mettersi in posizione eretta senza sforzare troppo la muscolatura.
Un valido aiuto in tal senso possono essere le reti motorizzate che, spingendo un pulsante, si sollevano quanto desiderato e consentono una più agevole salita e discesa.
La camera da letto di una persona anziana deve pertanto seguire questa fase della vita ed essere dotata di ogni comfort del quale la persona può avere bisogno per deambulare senza pericolo.
È quindi opportuno eliminare gli ostacoli e puntare molto sulla qualità del sonno, che rende il cervello più reattivo e il corpo meno stanco e affaticato.
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Alla luce di quanto abbiamo analizzato, ogni fase della vita vive un ritmo sonno-veglia diverso, dettato dalla natura e dallo sviluppo.
Tuttavia, dal neonato alla persona anziana, è possibile migliorare notevolmente la qualità del sonno e prendere tutte le precauzioni del caso per evitare pericoli e fare in modo che non ci siano troppi risvegli notturni.
I prodotti che troverai presso i nostri punti vendita nascono per assicurare il benessere complessivo in ogni fascia d’età, permettendo di riposare come si dovrebbe e svegliarsi con maggiore energia e una mente riposata.
Gli effetti del mancato sonno sono infatti negativi in ogni periodo dell’esistenza, irritando il neonato e l’adolescente e facendo sentire l’adulto e l’anziano stanco, apatico e incapace di rispondere in modo reattivo agli stimoli.
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